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Dichiarazioni post test Valencia

Luca Lunetta archivia i primi test da pilota mondiale con SIC58. L’emozione è già alle stelle, ma com’è andata a Valencia? L’intervista.

In archivio un primo contatto ufficiale con la Moto3. Luca Lunetta ha iniziato a gettare le basi per la sua prima stagione mondiale con SIC58 Squadra Corse, una Honda tutta da scoprire dopo tre anni con KTM, le nuove gomme Pirelli. Il primo impatto nei test a Valencia è stato però decisamente positivo ed emozionante per pilota romano, che vuole arrivare preparato al grande salto dopo aver chiuso da vice-campione JuniorGP con AC Racing. La prossima settimana però tocca alla “revisione”: Lunetta si toglierà la placca applicata ad una spalla per un infortunio di un anno fa. In seguito potrà pensare alla preparazione, contando sull’aiuto e l’esperienza di Arturo Di Mezza (il suo profilo). Prima di allora però ecco il racconto di lunedì scorso al Ricardo Tormo.

Luca Lunetta, prima uscita da pilota mondiale. Prime impressioni?

Bellissimo! È andata molto, molto bene e sono davvero contento. Mi sono divertito tantissimo e mi sono trovato bene con la squadra, che mi ha accolto alla grande e mi ha fatto sentire subito a mio agio. Paolo Simoncelli, Marco Grana, i meccanici sono persone fantastiche. La giornata è stata troppo veloce!

Dalla Moto3 CEV alla Moto3 Mondiale, ma anche da KTM a Honda. Quali sono state le prime grandi differenze?

Era tutto molto diverso dopo tre anni con KTM, poi c’è stato anche il cambio di gomme che ha rimescolato un po’ i valori. Alla fine però mi sono adattato molto velocemente sia alla moto che alle gomme, ho trovato subito un buon feeling dal primo run del primo turno. La moto ha qualche cavallo in più, si sente, poi appunto anche a livello di ciclistica cambia molto. Con Honda mi sono trovato bene fin dall’inizio, secondo me ci possiamo divertire!

Luca Lunetta, a livello di stile di guida com’è andata?

Marco Grana in questo mi ha aiutato molto, insieme abbiamo fatto un gran lavoro. Mi ha un po’ spiegato i punti forti della Honda, come sfruttarla al meglio… Alla fine io so che devo adattarmi alla moto, ma l’obiettivo è soprattutto cucirmela addosso in base al mio stile di guida, sfruttando così i miei punti forti. È quello che abbiamo fatto: io sono entrato dentro col mio stile, anche se certo l’ho dovuto un po’ adattare a questa nuova moto ed queste nuove gomme, ma da subito sono riuscito ad andare forte. Mi aspettavo di poter fare bene, ma non così tanto.

Guardando i tempi, hai fatto anche un vero attacco al tempo oppure no?

Non era il vero obiettivo, anche se quando entri in pista con gomma nuova comunque dai sempre il massimo. Dovevo però adattarmi ancora a tutto, non avevo ancora una fiducia tale da fare un vero time attack. E non volevo stenderla subito! Mi sono preso qualche rischio, però ho cercato di stare il più calmo possibile.

Avete poi trovato un tempo nettamente migliore rispetto all’ultimo round JuniorGP.

Decisamente! Anche se era il 27 novembre ci è andata benissimo. Vento pochissimo, anzi praticamente zero rispetto alla gara del CEV, c’era poi il sole ed a metà giornata si poteva quasi stare in maniche corte. Si stava davvero bene.

Luca Lunetta, come sono queste nuove Pirelli?

Sono abbastanza diverse. C’è tanto grip al posteriore, davanti poi la misura della gomma è leggermente più grande, quindi ti permette di entrare in curva con più velocità e molta più fiducia all’anteriore. In staccata riesci a forzare, stai tanto di più con i freni in mano in curva, cosa che con la Dunlop potevi anche fare ma fino ad un certo punto, spesso ti tradiva. Anche l’usura della gomma è più controllabile, almeno per me ed il mio stile di guida: riesci a fare tanti giri sempre con lo stesso tempo, se si alza è di poco. Abbiamo girato molto forte: io ho fatto oltre un secondo meglio del mio miglior tempo nel round del CEV!

Passo indietro: avevi già fatto un “primo test” con SIC58 e le Pirelli, eri infatti a Barcellona. Ti ha aiutato?

Un minimo sì, anche se non a capire la moto, visto che ho girato con quelle di Rossi e Toba. Mi ha dato però una mano a conoscere la squadra, avevo già un bel rapporto con Marco Grana, con Paolo… Ero subito a mio agio già a Barcellona, a Valencia mi sono sentito in famiglia. Con la moto però ho cominciato quasi da zero.

Avete già fatto un po’ di lavoro in tandem tu e Filippo Farioli, o è ancora presto?

Io e Filippo ci siamo trovati subito bene, ci siamo scambiati i dati, ci scambiamo consigli anche sullo stile di guida… Tutt’e due arriviamo da KTM e ci siamo dati già una buona mano. In pista però non abbiamo lavorato insieme, era un test che ci serviva per capire la moto, cucircela addosso, quindi dovevamo andare da soli. Una volta sistemato questo punto sicuramente ci aiuteremo.

Luca Lunetta, quali sono i programmi adesso?

Adesso passerò circa un mese di stop perché mi devo operare alla clavicola per rimuovere la placca che mi hanno messo a dicembre 2022, quando mi sono infortunato. Tocca poi un po’ di riposo, starò con la mia famiglia, andrò anche giù in Puglia a trovare i miei nonni che non vedo da un po’… Spero di non prendere troppi chili! [risata] Tra fine dicembre ed inizio gennaio ricomincerò ad allenarmi a tutta.

Un po’ di stacco aiuta anche sul piano mentale, giusto?

Da qualche giorno mi sono rilassato, dopo l’operazione staccherò proprio la spina. Me lo ripete sempre Diggia: quando finisce la stagione stacca perché poi, appena inizia, sei sempre sotto pressione da gennaio a novembre. Lo stop serve per tenere alto il regime per tutto l’anno.

Tanti GP in programma, anche se in Moto3 ci sono meno turni.

Dovrò capire il nuovo format del Mondiale, anche se pure al CEV ci abituano ad andare forte fin da subito. Ci abbiamo lavorato tanto con AC Racing, ci tornerà utile. Devo sempre ringraziare la squadra per tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi anni, è grazie a loro che sono arrivato fino a qui.

Luca Lunetta, hai visto qualcosa da sistemare nella tua preparazione?

Per l’anno prossimo non voglio lasciare nulla al caso, devo prepararmi al top per l’inizio di stagione. Avrò anche un nuovo preparatore, Arturo Di Mezza: con la sua esperienza riusciremo a fare dei passi avanti.

Possiamo dire che l’obiettivo è il titolo di Rookie dell’Anno?

Ci stavo pensando da qualche giorno, sarebbe davvero bello da raggiungere! Bisogna porsi un obiettivo, perché no? Possiamo dire di puntare a quello, ma soprattutto voglio divertirmi, voglio andare forte, fare esperienza e godermi questo Mondiale.

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